AstraZeneca acquisisce Spirogen e punta sugli ADC

Il mercato dei farmaci anticorpo coniugati dovrebbe raggiungere un valore di 9 miliardi di dollari entro il 2023 (a fronte dei 140 milioni del 2012)

AstraZeneca ha annunciato di avere acquisito, tramite la sua controllata MedImmune, la società inglese di biotecnologie Spirogen e i suoi farmaci anticorpo coniugati (ADC). Valore del deal, 200 milioni di dollari, ai quali altri 240 milioni potrebbero aggiungersi qualora andasse a buon fine lo sviluppo di alcuni prodotti attualmente in fase preclinica. L’operazione promette di consentire al gruppo anglo-svedese di rafforzarsi in area oncologica. A seguito dell’annuncio del closing, il titolo AstraZeneca ha guadagnato quasi l’1% sulla Borsa di Londra.

 

L’acquisizione permetterà di “accelerare l’arrivo degli Adc alle fasi di sviluppo clinico”, ha detto Bahija Jallal, vice presidente esecutivo di MedImmune.

 

Il segmento degli ADC è ancora in fase embrionale, ma stando ai dati Roots Analysis, questo tipo di farmaci dovrebbe raggiungere un valore di 9 miliardi di dollari entro il 2023 (a fronte dei 140 milioni del 2012).

 

In un’operazione collegata, AZ ha investito ulteriori 20 milioni di dollari per acquisire una partecipazione in ADC Therapeutics, che a sua volta vantava un accordo di licenza con Spirogen e deteneva i diritti su due ADC in fase di sviluppo preclinico. Sia Spirogen sia ADC Therapeutics sono di proprietà della compagnia privata Auven Therapeutics.

 

Sugli ADC

Gli ADC (antibody drug conjugate, farmaci anticorpo coniugati) combinano la capacità di targeting degli anticorpi alle performance di un altro principio attivo – tipicamente un farmaco citotossico – progettato per incrementare l’azione dell’anticorpo medesimo, minimizzandone al contempo gli effetti collaterali su altre cellule e tessuti del corpo.

Fonte: aboutpharma.it

Pubblicato da G.C.

Informatore Scientifico del Farmaco

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