Salute, quali sono i modi migliori per contrastare la febbre nei più piccoli?
Si sa quando i bambini sono piccoli ci si preoccupa moto in caso di febbre o malessere, anche perchè i genitori non riescono a capire subito di cosa si tratta. Si susseguono quindi prontamente telefonate al pediatra di turno ed il pensiero va subito al farmaco da prendere per far calare la febbre. Ma non sempre è la cura necessaria, almeno questo è il parere dei medici a riguardo. Ma vediamo di spiegare meglio la cosa. Marina Picca, presidente della Società Italiana delle Cure Primarie Pediatriche ha dichiarato: «La febbre non è il nemico da combattere, ma una reazione dell’organismo per difendersi dalle infezioni. Va trattata solo quando rende il piccolo sofferente e irritabile, non lo lascia dormire o mangiare normalmente». I pediatri lo ripetono da anni, ma è difficile scalfire quella che è stata ribattezzata “febbre-fobia”, l’idea infondata che l’aumento della temperatura possa provocare danni cerebrali o altre conseguenze gravi. Inutile, e forse anche dannoso quindi, cercare di abbassarla con spugnature o altri mezzi fisici, che possono irritare ulteriormente il bambino.
Come si cura la febbre nei bambini?
Tutto questo è ribadito anche dalle nuove Linee guida del NICE, il National Institute for Health and Care Excellence britannico: «I due farmaci antipiretici autorizzati nei bambini sotto i sei anni, paracetamolo e ibuprofene, vanno usati per contrastare il malessere del bambino, e soltanto finché il malessere dura». Il rischio, altrimenti, è di fare più male che bene. Viene sfatato un “mito” della cura della febbre: le medicine non si danno per abbassare la febbre, ma solo, se e quando è strettamente necessario, per alleviare il malessere del bambino. «Se il piccolo ha 39°C di febbre ma è tranquillo e gioca senza lamentarsi, non occorre nessuna terapia – dichiara Alberto Tozzi, pediatra dell’Ospedale Bambino Gesù di Roma.
Fonte: http://www.centrometeoitaliano.it
