Emorragia di informatori medico-scientifici

ROMA. 18 aprile 2013 – Aziende che non assumono, anzi licenziano. Precarizzazione incessante e formazione che va alla deriva. Un quadro disperato quello che rappresenta la categoria degli informatori medico-scientifici.

Una figura professionale che viene sempre poco considerata, e che invece contribuisce al corretto uso delle terapie mediche presentando a medici e farmacisti tutti i nuovi farmaci, illustrando vantaggi e controindicazioni, trasmettendo tutte le nuove notizie relative ai prodotti già in commercio. La Federazione delle associazioni degli informatori scientifici del farmaco, Federaisf, denuncia la drammatica situazione in cui versano gli Isf. «Negli anni ’90 gli Isf erano circa 22.000, nel 2000 erano divenuti 34.000, nel 2013 sono scesi a 16.000, di cui 5.000 sono agenti di commercio». Una vera e propria “emorragia” e le cose peggiorano ogni giorno di più. «Nell’ultimo mese abbiamo assistito all’apertura di mobilità di ben tre aziende farmaceutiche multinazionali – dichiara Federaisf – ancora si sentono gli strascichi di altre mobilità non ancora concluse e nel nostro ambiente si teme che a breve anche altre società possano aprire procedure simili. Il futuro del settore è purtroppo molto nero». Ma ad essere penalizzati non è soltanto chi ha un’attività lavorativa avviata, lo sono anche i giovani che cercano di avvicinarsi a tale professione. Infatti, il numero delle università italiane con l’insegnamento dell’informazione scientifica del farmaco, si sono ridotte a dismisura. Da che vi erano corsi di laurea attivi in quindici atenei, alo stato ne sono rimasti soltanto tre. Per non parlare delle opportunità di lavoro, ovviamente quasi pari a zero. «Nessuna azienda farmaceutica in questo momento propone contratti a tempo indeterminato – spiega la federazione – la stragrande maggioranza propone contratti come consulente o come agente con partita Iva. Niente fisso, né rimborsi». Per questo l’associazione si propone a tutela degli informatori medico-scientifici che effettueranno l’iscrizione a Federaisf. «Il nostro scopo – sottolinea Vincenzo Carnì, presidente nazionale – ha lo scopo di promuovere la coesione e l’unione di tutti gli associati per consentire una visione univoca e omogenea dei problemi professionali inerenti l’attività di informazione scientifica sui farmaci a uso umano». «Inoltre – continua Carnì – si propone di tutelare in tutte le sedi gli interessi, culturali e tecnici degli associati, collaborare con le istituzioni e le strutture socio-sanitarie affinché l’assistenza farmaceutica sia finalizzata all’interesse della collettività». Tra gli obiettivi di Federaisf, anche quello di promuovere il dialogo e il confronto con le parti politiche e sociali al fine di migliorare la qualità della vita, l’educazione sanitaria e l’immagine della categoria. «Rappresenteremo gli associati nei rapporti con autorità governative centrali e regionali – conclude Vincenzo Carnì – con le aziende sanitarie e con enti e aziende ai fini economici e sindacali».

Fonte: http://www.italiasudsanita.it

di Marina Ranucci

 

Pubblicato da G.C.

Informatore Scientifico del Farmaco

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