Nei giorni scorsi, i finanzieri hanno lavorato gomito a gomito con un nucleo di tecnici ispettori della ASL di Avellino preposti ai controlli sulle farmacie. Cosi’, e’ stato effettuato un controllo presso una nota farmacia dell’hinterland. Da tempo, infatti, gli uomini del Comando Provinciale di Avellino, avevano acquisito su quella attivita’ preziose informazioni rivelatesi, poi, fondate.
Quella che sembrava all’apparenza un’avviata e rifornita farmacia dell’importante centro irpino, da anni aveva messo in piedi un ”escamotage” per gonfiare i propri rimborsi dalla ASL, a fronte della vendita di farmaci a carico del Servizio Sanitario Nazionale: migliaia di prescrizioni mediche spedite alla ASL per ottenere indebiti rimborsi, senza che ai pazienti venisse consegnata una sola pillola: all’interno della farmacia, infatti, occultate su alcuni scaffali, i finanzieri hanno trovato migliaia di confezioni di farmaci privi delle fustelle adesive che i farmacisti applicano sulle prescrizioni mediche, per ottenere il rimborso dal Servizio Sanitario Nazionale. Dai 40 ai 250 euro a confezione il prezzo dei prodotti indebitamente rimborsati.
Trovate anche numerose confezioni di farmaci scaduti da tempo che avrebbero potuto nuocere gravemente alla salute di ignari cittadini: farmaci contro l’anemia, per il trattamento dell’ipertensione e dei postumi da infarto e vaccini polibatterici somministrato per l’immunizzazione dei bambini Nel corso della perquisizione eseguita nei locali della farmacia, i finanzieri hanno sequestrato, oltre a migliaia di farmaci defustellati e scaduti, centinaia di fustelle pronte per essere apposte sulle prescrizioni mediche, per ottenere i rimborsi da parte della ASL.
Nonostante il continuo calo della spesa farmaceutica nella Campania (nell’anno 2011, si attestava sui 232 euro pro-capite, in flessione del quasi 5 per cento rispetto all’anno precedente), permangono aspetti, talvolta, in ombra, e spesso oggetto di indagini, come quella condotta lo scorso anno proprio dalle Fiamme Gialle di Avellino (denominata ”Apollo”), che ha portato alla scoperta di farmaci prescritti a pazienti deceduti, e indennita’ indebitamente percepite da medici di base per l’assistenza di pazienti emigrati o, addirittura, defunti.
Fonte: www.salute.asca.it