Anche l’azienda trevigiana chiede i danni alla Menarini: danni per 5,6 milioni di euro. Oggi udienza in tribunale a Firenze
C’è anche l’Usl 9, al fianco della Regione Veneto e di altre duecento aziende sanitarie nazionali, oggi in aula dinanzi al Tribunale di Firenze in occasione dell’udienza preliminare del processo per la maxi truffa perpetrata da Menarini, la più grande industria farmaceutica italiana, contro il sistema sanitario nazionale. Ammonterebbe a 5,6 milioni di euro il danno patrimoniale patito dall’azienda sanitaria trevigiana che si è così costituita parte civile nella battaglia legale contro la società fiorentina.
In una delle ultime delibere, l’Usl 9 ha sottolineato di «ritenere di aver effettivamente subìto un ingente danno, così come ipotizzato dalla Procura della Repubblica» tanto che il documento ribadisce la sua volontà a costituirsi parte civile nei confronti di cinque imputati, quasi tutti membri della famiglia di Alberto Aleotti, proprietario e amministratore della Srl. È stato inoltre confermato l’incarico difensivo all’avvocato trevigiano Massimo Malvestio.
Si parla di un buco ai danni del sistema sanitario nazionale che sfiora il miliardo di euro, cifra proveniente da reato di truffa, corruzione e frode fiscale. Non ne escono indenni neppure le casse regionali che hanno sborsato le spese per l’assistenza sanitaria. Soldi che ora anche il Veneto rivuole indietro chiedendo il risarcimento del danno patrimoniale e all’immagine. L’inganno creato dall’azienda fiorentina avrebbe gravato per due decenni anche su molte Usl: alcune stanno ancora calcolando le perdite, altre le hanno già stimante. L’Usl1 (Belluno) ad esempio conteggia un milione e mezzo di euro, mentre la 9 calcola il proprio danno in circa 5,6 milioni e ha conferito l’incarico difensivo all’avvocato Malvestio, impegnando 15 mila euro per le competenze legali.
Valentina Calzavara
Fonte: http://tribunatreviso.gelocal.it