ROMA – La Federfarma Roma ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica per denunciare «l’irreperibilità per lunghi periodi (più di 20 giorni) di alcuni farmaci».
SITUAZIONE SEGNALATA ALL’AIFA – Ha segnalato, inoltre, il problema all’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) che, come sottolinea il presidente Franco Caprino di Federfarma Roma, «ha risposto confermando l’esistenza del fenomeno e la rarefazione di medicinali importanti. Mercoledì l’associazione ha inviato un fax a numerosissime farmacie per sapere se mancavano i prodotti considerati carenti ricevendo centinaia di risposte, tutte allarmate».
Segnalazioni anche da Federfarma Salerno, Federfarma Veneto e Federfarma Napoli.
COMMERCIO PARALLELO – Sotto accusa è finito il parallel trade, il commercio parallelo, come sottolinea l’Aifa in una lettera a Federfarma: «L’ipotesi è che nel fenomeno della carenza dei medicinali possa avere un peso determinante l’esportazione parallela, come anche dichiarato da alcune delle ditte interpellate in merito alle criticità segnalate».
VANTAGGIO ECONOMICO PER OPERATORI COMMERCIO PARALLELO – Il parallel trade, tecnicamente ‘arbitraggio’, è un fenomeno che, come spiega il presidente Caprino, fornisce a chi opera in tale mercato un vantaggio «solamente economico e dettato dalla plusvalenza, visto che l’esportazione avverrà solo per quei farmaci che in Italia hanno un prezzo al pubblico/farmacia inferiore rispetto a quello di altri Paesi».
FENOMENO ALLARMANTE – Un fenomeno che l’Agenzia italiana del farmaco definisce «sicuramente allarmante» e, per il quale, continua Caprino «Devono essere presi urgenti provvedimenti. Il fenomeno non riguarda solo Roma ma tutta Italia e il nostro governo non può permettere che nel nostro Paese vengano a mancare i farmaci necessari per la cura dei cittadini, mettendo a serio rischio la loro salute».
Tale situazione, infatti, riguarda in particolar modo i farmaci innovativi, ad elevato valore terapeutico, ad alto costo e senza un equivalente alternativo.
La risoluzione, secondo Aifa, sta nel «coinvolgimento delle istituzioni e di tutti gli operatori coinvolti nella filiera».
AZIONI DI FEDERFARMA – Da parte sua Federfarma ha avviato da tempo una serie di azioni, come conferma il presidente Annalisa Racca: «Abbiamo provveduto a sensibilizzare le Regioni perché facessero verifiche sulle Autorizzazioni all’immissione in commercio. A giugno, abbiamo costituito con Aifa un tavolo di lavoro allargato a tutta la filiera per cercare di risolvere la questione che non riguarda solo l’Italia ma tutta l’Europa. Infatti l’argomento è stato al centro della riunione del Comitato Ue per i farmaci».
«I farmaci dovrebbero avere lo stesso prezzo in tutta Europa – continua -: occorre un maggiore controllo sulle Aic e attuare quella che chiamiamo ‘tolleranza zero’: in Italia sono i cittadini italiani a dovere avere i farmaci per primi».
Fonte: www.diariodelweb.it