Isf e tablet: i medici americani non sono soddisfatti

Isf e tablet: i medici americani non sono soddisfatti

Una ricerca svela che i medici statunitensi si aspettano un miglioramento nell’utilizzo delle potenzialità dei tablet da perte degli informatori scientifici

La ricerca ePharma Physician 2013, condotta dalla società statunitense di ricerche di mercato e consulenza Manhattan Research, parla chiaro: l’informazione scientifica verso i medici non è ancora ottimale, nemmeno quando si avvale di supporti tecnologici d’ultima generazione. Anzi, sono proprio i medici a lamentare l’insufficienza, almeno parziale, dell’informazione scientifica 2.0, che quotidianamente fa affidamento sulle nuove tecnologie, tablet in primis.

L’indagine, che ha coinvolto quasi 2mila medici statunitensi, ha rivelato che solamente la metà di essi è soddisfatto dell’introduzione dei tablet negli incontri con i rappresentanti delle case farmaceutiche, che di solito avvenivano con depliant e materiale informativo cartaceo.
L’apporto delle nuove tecnologie e l’abitudine al loro utilizzo da parte dei medici sta contribuendo a una svolta nel modo stesso di fare medicina. Per questo la consapevolezza delle potenzialità dei tablet porta i medici a chiedere prestazioni più efficaci. Alcuni esempi: i medici si aspettano l’implementazione dell’interattività, dell’intuitività, la creazione di storie e la reattività del design. In questo modo sono loro stessi a chiedere più informazioni, prolungare gli incontri con gli informatori e acquisire attivamente le nozioni che cercano nel prodotto del quale si discute.
Tutti fattori che le case farmaceutiche devono tenere in considerazione, come afferma  il vice presidente della Ricerca di Manhattan Research, Monique Levy: “A 3 anni dal debutto dell’iPad le aziende farmaceutiche hanno messo a disposizione di quasi tutti i loro informatori scientifici un tablet. Ora la sfida sta nel creare i contenuti interessanti e i momenti di apprendimento fruttuosi che i medici si aspettano, funzioni nelle quali i tablet possono eccellere”.

Fonte: www.aboutpharma.com

Pubblicato da G.C.

Informatore Scientifico del Farmaco

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