La cellulite oggi si combatte con il freddo

Tra i molti trattamenti proposti nel periodo che precede le vacanze estive, a combattere la cellulite anziché il caldo in arrivo è una tecnica che sfrutta il freddo e promette buoni risultati: la criolipolisi.

Non è un metodo del tutto nuovo – è nato infatti negli Usa nel 2005 – ma non è ancora molto conosciuto. E’ la Criolipolisi, ossia la tecnica per eliminare il grasso con il freddo.
A differenza della classica lipolisi o di altre tecniche invasive, questa metodologia promette ottimi risultati in maniera “dolce”, soprattutto per quanto concerne la cellulite.

Ad affliggere la stragrande maggioranza delle donne è proprio questo inestetismo che si presenta nella maggioranza dei casi con pelle a buccia d’arancia, cuscinetti, protuberanze e relativi buchi.
Un problema fastidioso che non risparmia quasi nessuna, e che si sente più vivo proprio con l’arrivo della bella stagione e della fatidica prova bikini.

Come accennato, in questo periodo è tutto un fiorire di proposte commerciali: dalle creme, alle pillole, ai trattamenti manuali. Tra questi, s’inserisce appunto la criolipolisi che è stata oggetto di discussione all’Anti-Aging Medicine World Congress & Medispa tenutosi a Montecarlo, nel Principato di Monaco, dal 4 al 6 aprile 2013.
Qui, gli oltre 8.000 professionisti della salute e dell’estetica hanno avuto modo di conoscere le novità del settore, comprese le nuove macchine che assicurano di eliminare la cellulite con il freddo.

La macchina per la criolipolisi non invasiva, per la cellulite, agisce sugli adipociti favorendone la degradazione naturale per apoptosi (la cosiddetta morte cellulare programmata). Non utilizza aghi né incisioni.
Il pregio di questa tecnica che sfrutta il freddo è che agisce soltanto sul grasso. Alcuni produttori delle nuove macchine per la criolipolisi presentano il loro prodotto utilizzando una efficace metafora: se metto in frigorifero un bicchiere d’acqua, questa diventa soltanto fredda; se vi metto una noce di burro questo invece diviene duro. Il burro è un grasso, l’acqua no. L’azione avverrebbe dunque soltanto sui grassi e non su altri tessuti o liquidi corporei.

Gli esperti del settore assicurano eccellenti risultati dopo soli due mesi di trattamento, con una riduzione visibile fin dalla prima seduta – in genere di riduce l’inestetismo del 30 per cento.
La cellulite avrebbe dunque le ore contate. Unico scoglio potrebbe essere il costo: ogni seduta può infatti costare da 700 a 1.000 euro. A questo punto dipende da quanto è importante fare a meno della cellulite o conviverci serenamente.

Maggiori info sul metodo si possono trovare su: Celluliteitalia.com

Fonte: www.lastampa.it

Pubblicato da G.C.

Informatore Scientifico del Farmaco

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