Marchionne: stipendio sempre più ricco, ma non è il solo

[banner]A poche settimane dal plebiscito che con il 68% dei voti ha posto un tetto alle retribuzioni faraoniche dei manager delle aziende quotate alla Borsa di Zurigo, si scopre che Sergio Marchionne, amministratore delegato Fiat-Chrysler, ha portato a casa per il 2012 un compenso pari a 7,4 milioni di euro, contro i cinque dell’anno precedente. Un aumento di circa il 50%, ma non è tutto. Perchè se è vero che altri manager del settore automobilistico percepiscono compensi più elevati di Marchionne (Martin Winterkorn di Volkwsagen, per esempio, si attesa su 14.5 milioni di euro e Alan Mulally di Ford su 21 milioni di dollari ), di quest’ultimo è noto anche l’incasso di un ricco pacchetto di stock option. Nel 2012, infatti, Marchionne ha ricevuto quattro milioni di azioni Fiat Spa e quattro di Fiat Industrial, per un valore complessivo lordo di circa 50 milioni di euro.
Marchionne è in buona compagnia. Il ceo di BoeingJim McNerney, per esempio, ha incassato 27,5 milioni di dollari per il 2012, con un incremento del 20%, complice il sorpasso, per la prima volta in un decennio, della rivale Airbus. E’ della scorsa settimana, inoltre, la notizia che Barclays ha deciso di premiare il top management con un giro milionario di stock option. Rich Ricci, alla guida di Barclays Capital ha incassato azioni per 49,3 milioni di sterline. Nel 2010, aveva portato a casa 44 milioni di sterline . Il patrimonio del manager è stimato adesso in 57 milioni di sterline. A dispetto della sua posizione di tenente del ceo dimissionarioBob Diamond, il manager 49enne è riuscito a mantenere la propria poltrona . La fortuna, a quanto pare, gli sorride: insieme alla moglie Susannah possiede trenta cavalli da corsa che in questa stagione, con le loro vittore, gli hanno già fruttato circa 600mila sterline.
Per contestualizzare i compensi dei top manager, Forbes ha lavorato su una serie storica . Nel 1986, i dieci manager più pagati nel ranking di Forbes avevano guadagnato complessivamente 57,88 milioni di dollari. Il più ricco, Lee Iacocca di Ford aveva portato a casa 11,50 milioni. Ventisette anni più tardi, nel 2013, i primi dieci manager hanno guadagnato 616,40 milioni di dollari, il 10,65% medio in più rispetto alla seconda metà degli anni Ottanta. Se la progressione non fosse stata geometrica, i dieci manager più pagati, tenuto conto dell’inflazione, avrebbero incassato 117,50 milioni di dollari, circa mezzo miliardo in meno di quanto è avvenuto in realtà. Iacocca, per esempio, avrebbe incassato 23,34 milioni e sarebbe stato 46° nella classifica dei più pagati guidata da John Hammergren dell’industria farmaceutica McKesson che, nel 2012, ha guadagnato 131,19 milioni di dollari.
Complessivamente, stimava Forbes lo scorso anno , le cose per i 500 manager più pagati non vanno male: nel 2012, infatti, hanno incassato 5,2 miliardi di dollari, ovvero +16%, complici stock option che pesano per il 60% del totale. A fronte del 3% di incremento dello stipendio del lavoratore medio americano, il top management ha portato a casa in media 10,5 milioni di dollari. Il dettaglio della serie storica dei compensi degli ultimi vent’anni si può approfondire sulle pagine di Forbes.com

N.d.R.: al 22° posto David E I Pyott Allergan $ 33.82 milioni

51° posto Robert L Parkinson Jr Baxter International $ 21.32 milioni

82° posto Miles D White Abbott Laboratories $ 17.17 milioni

96° posto John C Lechleiter Eli Lilly & Co $ 15.57 milioni

27-03-2013 – PANORAMA.IT
Fonte: www.federaisf.org

Pubblicato da G.C.

Informatore Scientifico del Farmaco

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