Medici, incentivi a chi risparmia sui farmaci

Dibattito tra i camici bianchi sul “premio” della Asl 1, non sempre il medicinale generico è sinonimo di miglior cura per il paziente

È tempo di tagli alla spesa, questo si sa. Ma ci sono settori, come la sanità, dove il risparmio è tutt’altro che indolore, anzi può avere un prezzo molto salato: la salute dei pazienti.
I medici di medicina generale, proprio in questi giorni, si trovano a fare i conti con l’ennesima scelta difficile. Da una parte, sono chiamati a risparmiare ulteriormente sulle prescrizioni mediche; dall’altra devono tenere fede al giuramento di mettere al primo posto la salute dei loro assistiti. Perché non sempre il risparmio nella prescrizione di esami e farmaci va di pari passo con la cura ottimale del paziente.
C’è poi un documento che sta creando dibattito tra i medici di medicina generale. È la circolare diramata dalla Usl1, che prevede incentivi per tutti quei medici che nell’ultimo trimestre di quest’anno riusciranno a ridurre la spesa relativa alle prescrizioni di farmaci.
Un incentivo pari a 0,6866 euro per assistito (un medico di famiglia può avere oltre 1.000 assistiti) per riduzioni di spesa che vanno dal 3 all’11 per cento rispetto alle tabelle relative alla proiezione annua di spesa calcolata in base ai farmaci prescritti nei primi sette mesi dell’anno.
«Da una parte – spiega un medico di medicina generale che ha fatto pervenire la circolare al Giornale dell’Umbria chiedendo l’anonimato – ci impongono di risparmiare perché i fondi non ci sono, dall’altra vengono tirati fuori dei soldi per spingerci a risparmiare. Sarebbe più etico ed accettabile che i soldi degli incentivi venissero utilizzati per dare maggiori servizi ai cittadini. Dal mio punto di vista una tale proposta è un’offesa».
«Ci sono casi – aggiunge – in cui risparmiare, prescrivendo il farmaco generico piuttosto che un altro farmaco, è una scelta equivalente che nulla toglie alla salute del paziente. In altri casi non è così. Perché non per tutte le patologie il farmaco equivalente è valido come quello a brevetto non scaduto».
La querelle locale sul risparmio attraverso la prescrizione di farmaci generici arriva proprio mentre a livello nazionale si sta combattendo un’importante battaglia sul fronte sanitario, sempre “infuocato” vista l’incidenza sui bilanci. La Conferenza delle Regioni sta infatti lavorando all’aggiornamento del Patto sulla salute. Gli argomenti sul tavolo vanno dalla revisione del prontuario farmaceutico, all’introduzione dei costi standard, alla ridefinizione dei piani di rientro dal debito, alla figura del medico di famiglia multi professionale, al turnover per lo svecchiamento del personale medico.
La volontà è quella di arrivare a scrivere il nuovo Patto per la salute entro Natale. L’obiettivo è di spendere le risorse per la Sanità, fissate a 109,9 miliardi per il 2014 migliorando servizi e prestazioni.

I punti.
Dai piani di rientro, all’edilizia sanitaria, dallo sblocco del turnover, alla rete ospedaliera, dall’assistenza farmaceutica fino ai livelli essenziali di assistenza: tutto questo dovrebbe contenere il nuovo documento. Fabbisogni e costi standard – secondo quanto si apprende – dovranno essere definiti ogni anno dai ministeri della Salute e dell’Economia d’intesa con la Conferenza Stato Regioni. Le percentuali di assegnazioni sono del 5% per la prevenzione, del 51% per l’assistenza distrettuale e del 44% per quella ospedaliera, ma dal 2014 saranno rideterminate sulla base dei risultati raggiunti da tutte le Regioni senza piani di rientro dal deficit sanitario. In campo farmaceutico si prevedrebbe l’efficientamento della spesa, attraverso la trasformazione del mercato da monopolistico a concorrenziale, approfittando di importanti scadenze di brevetti in arrivo. In materia di protesi e ausili, con il nuovo nomenclatore tariffario, dovrebbero essere ridefiniti i prodotti che possono essere sottoposti a procedure pubbliche di acquisto.
Nell’ambito dell’assistenza ospedaliera si dovrebbe raggiungere, con gradualità, l’obiettivo dei 3,7 posti letto per mille abitanti.

Fonte: giornaledellumbria.it

Pubblicato da G.C.

Informatore Scientifico del Farmaco

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