Peggio che l’AIDS? C’è un nuovo superbatterio sessualmente trasmissibile

Potrebbe essere più micidiale e letale dell’AIDS, il batterio sessualmente trasmissibile scoperto già due anni fa in Giappone da un team di ricercatori. Oggi, questo bacillo potrebbe diffondersi a macchia d’olio nel mondo grazie alla sua acquisita resistenza agli antibiotici.

L’AIDS, l’immunodeficienza acquisita derivante dall’infezione da virus HIV, è un problema mondiale sempre più presente, ma oggi, questa sua supremazia potrebbe essere scalzata da un altro bacillo sessualmente trasmissibile e molo agguerrito: l’HO41.

Questo superbatterio, scoperto già due anni fa in Giappone in una giovane trentunenne che ne era affetta, è il ceppo di Gonorrea HO41 antibiotico-resistente.
Poiché è divenuto resistente agli antibiotici, questo batterio potrebbe divenire una minaccia reale e preoccupante – dato che, visto il caso, non esiste una cura.

Sebbene la FDA americana faccia sapere che i casi di gonorrea classici si possono trattare efficacemente con le tradizionali cure, a preoccupare gli esperti è il ceppo divenuto antibiotico-resistente.
«Prendersi la gonorrea da questo ceppo – ha commentato alla CNBC il dottor Alan Christianson, naturopata – potrebbe portare qualche persona alla morte in pochi giorni a causa di uno shock settico [o setticemia]. Questo è molto pericoloso».

Secondo Christianson, il superbatterio potrebbe essere molto peggio dell’AIDS nel giro di poco tempo. Essendo un batterio molto aggressivo, nel tempo potrà interesserare in modo rapido sempre più persone, sottolinea l’esperto.
«E’ una situazione di emergenza – ha aggiunto William Smith, direttore esecutivo della National Coalition of STD Directors (NCSD), un ente per la promozione della salute sessuale – Mentre il tempo passa, è sempre più pericoloso».

La gonorrea è una malattia che si trasmette attraverso un contatto sessuale non protetto. Popolarmente è anche conosciuta come “scolo”. Altri nomi sono blenorrea, blenorragia.
E’ un’infezione difficile da rilevare poiché in molti casi è asintomatica (in circa il 50 per cento delle donne e nel 5 per cento degli uomini), tuttavia se non trattata può portare a tutta una serie di complicazioni per la salute più o meno gravi.
Nelle donne, tra l’altro, può portare a infertilità. Spesso, quando si manifesta, è caratterizzata da arrossamento e perdite vaginali di modesta entità; nei maschi si hanno condizioni dolore e bruciore nella minzione e anche sterilità. Oltre a ciò si possono sviluppare malattie potenzialmente letali e, da non ultime, infezioni a carico del cuore.

Una comune infezione sessuale può dunque trasformarsi e assumere connotati inquietanti, per via della capacità di alcuni batteri di divenire resistenti agli antibiotici: è noto il grave problema dei batteri MRSA (methicillin-resistant Staphylococcus aureus) e CRE (carbapenem-resistant Enterobacteriaceae) che, ogni anno, mietono milioni di vittime in tutto il mondo.
Una soluzione urgente è davvero necessaria. Nel frattempo, cerchiamo di non avere rapporti sessuali non protetti.

Fonte: www.lastampa.it

Pubblicato da G.C.

Informatore Scientifico del Farmaco

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