Precisazione del Ministero della Salute in merito agli integratori “pericolosi”

In seguito alla pubblicazione su alcuni media di articoli riguardanti una pericolosità di alcuni integratori per dimagrire, il Ministero della Salute intende precisare alcuni punti essenziali.

Riportiamo il testo di un comunicato del Ministero della Salute circa le notizie apparse sugli organi d’informazione in merito alla commercializzazione di integratori contenenti la dimetil-amil-amina (DMAA) , sostanza anfetamino-simile.

Il Ministero della salute precisa che l’immissione in commercio di tutti gli integratori in Italia è soggetta all’obbligo di notifica dell’etichetta al Ministero della salute, attraverso l’esame della quale viene fatta una valutazione dell’idoneità del prodotto caso per caso. All’occorrenza, viene anche richiesto alle Imprese di presentare specifica documentazione che ne attesti la conformità alla normativa vigente.

La dimetil-amil-amina (DMAA) valutata negativamente dagli esperti della Commissione Unica per la Dietetica e la Nutrizione (CUDN), sulla base dei dati della letteratura scientifica e anche a seguito di apposite indagini analitiche, non rientra nella naturale composizione dell’olio di geranio, contrariamente a quanto affermato.
Conseguentemente, la presenza della sostanza in prodotti con costituenti naturali deriva da una aggiunta fraudolenta.

Il Ministero della salute, a seguito delle valutazioni della CUDN ha da tempo vietato l’uso della sostanza negli integratori alimentari.
Di conseguenza, non sono disponibili sui canali ordinari del mercato italiano prodotti legalmente commercializzati contenenti DMAA.

Il Ministero della salute, considerando l’esigenza di rendere più efficaci i controlli anche sui nuovi canali distributivi, ad esempio internet, ha da tempo avviato un protocollo di intesa con l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) e il Comando Carabinieri per la tutela della salute (NAS) per intensificare la lotta alla contraffazione di prodotti presentati come “naturali”, ma contenenti in realtà sostanze non ammesse e quindi illegali.

Bene. E’ sempre meglio fare chiarezza, onde fugare i dubbi ed evitare la diffusione di falsi allarmismi.

Source: Ministero della Salute

Fonte: www.lastampa.it

Pubblicato da G.C.

Informatore Scientifico del Farmaco

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