Santamaria “Venditore di medicine” nel film-denuncia di Morabito

[banner]

image
 
Dal 29 la pellicola sulla corruzione operata da un’azienda farmaceutica

Roma, 22 apr. (TMNews) – E’ un film-denuncia “Il venditore di medicine” di Antonio Morabito (dal 29 nei cinema), in cui Claudio Santamaria interpreta un informatore scientifico che sotto la pressione della propria azienda farmaceutica corrompe medici e farmacisti. Il film porta alla luce piccoli scandali che si nascondono dietro la vendita dei medicinali: l’informatore promette al medico ricompense, da computer a viaggi, ad automobili, per far sì che questo prescriva il medicinale della propria azienda. In questo traffico di merci, l’etica, la morale e i pazienti sembrano essere totalmente assenti. Alla presentazione del film il regista ha spiegato: “Quando mio padre si è ammalato mi sono dovuto occupare della ricerca di alcuni farmaci e ho scoperto come vengono immessi nel mercato. Da lì è nata la mia ricerca: ho ascoltato informatori farmaceutici di aziende italiane e multinazionali, e ho scoperto quello che ho mostrato nel film”.

Nel vortice di corruzione, scambi di favori, pressioni sulle vendite, il protagonista del film è vittima a sua volta di una capoarea spietata (Isabella Ferrari), e per sopravvivere in quel regime di concorrenza spietato deve ricattare il grande primario, qui interpretato da Marco Travaglio, che ha spiegato: “In tv e sui giornali si parla poco di case farmaceutiche perché queste investono molto in pubblicità: questo film rompe un tabù”. Per Santamaria questo è un film importante perché “oltre a raccontare la corruzione ai piani alti, racconta quella che coinvolge l’ultimo ingranaggio”. Per Ferrari “il film racconta la corruzione in maniera non edulcorata”. Per Santamaria “Il venditore di medicine” mostra anche la spietatezza in alcuni ambiti del lavoro e la corsa verso il successo resa più violenta dalla crisi: “E’ una storia che rappresenta più in generale quei lavoratori che inseguono un sogno vuoto, fatto di potere e successo, ma che rischiano di distruggere tutto quello che di buono hanno intorno”.

Fonte: tmnews.it

Pubblicato da G.C.

Informatore Scientifico del Farmaco

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.