Traffico di medicinali contraffatti: un affare da 200 miliardi l’anno

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L’allarme arriva dalla Svizzera e i falsi non riguardano più farmaci contro la disfunzione erettile o anabolizzati: in circolo anche antitumorali privi del principio attivo e uno sciroppo pediatrico per la tosse contenente del liquido antigelo per auto

di FRANCO ZANTONELLI

LUGANO – Un business criminale da 200 miliardi di dollari all’anno, con il vantaggio, oltretutto, di un rischio relativo di incorrere nei rigori della legge. Il traffico di medicinali contraffatti preoccupa sempre di più i principali attori del sistema sanitario mondiale, dai governi ai ricercatori fino alle case farmaceutiche, che ne hanno discusso, a inizio settimana, a Ginevra.

“Ad approfittare di questo gigantesco affare ci sono bande di malavitosi e cellule terroristiche”, ha spiegato al quotidiano elvetico Le Temps Bernard Leroy, direttore dell’Istituto Internazionale di Ricerca contro la Contraffazione dei Farmaci, un organismo che opera in stretto contatto con le Nazioni Unite. A detta di Leroy se fino a poco tempo fa il fenomeno, pur essendo preoccupante, si poteva ritenere sotto controllo, visto che la falsificazione riguardava, essenzialmente, prodotti contro la disfunzione erettile o anabolizzanti, oggi è stato compiuto un pericoloso salto di qualità. Sul mercato si trovano, infatti, come è successo lo scorso anno negli Stati Uniti, medicamenti da utilizzare per la cura dei tumori privi del principio attivo, quindi assolutamente inefficaci. Oppure, ancora più grave, il caso di uno sciroppo per la tosse ad uso pediatrico, venduto ad Haiti, a Panama e in Nigeria, contenente del liquido antigelo per automobili.

“Per dare un’idea di quanto il traffico sia vasto basti pensare che, solo la scorsa estate, sono state intercettate 500 milioni di confezioni di medicinali, fabbricate
in Cina e in India e destinate all’Africa”, dice ancora Bernard Leroy. Anche l’Europa, in particolare la Svizzera, sta diventando una piattaforma importante, di questo gigantesco affare illecito e pericoloso. “In ottobre, all’aeroporto di Zurigo – ricorda l’esperto – sono stati sequestrati un milione di campioni di falso Xanax, uno degli ansiolitici più diffusi, che stavano per prendere la via dell’Egitto”.

Inoltre, sempre stando a Leroy, la decisione della Commissione Europea di autorizzare l’acquisto, online, di medicinali ha avuto, come conseguenza, l’esplosione dell’offerta di falsi, sulla rete. L’aspetto più inquietante della situazione riguarda, però, il rischio penale basso, per chi vende medicamenti contraffatti. Molto più basso ma altrettanto redditizio del traffico di droga, sigarette o armi. Oggi ne approfittano bande di pochi elementi, appartenenti alla criminalità o al terrorismo, domani potrebbero farci un pensiero le varie mafie. “A quel punto diventeremmo come il Messico, dove la mafia ha messo le mani sull’intera società”, mette in guardia Bernard Leroy.

Fonte: repubblica.it

Pubblicato da G.C.

Informatore Scientifico del Farmaco

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