IL DECLINO DELL’INFORMATORE SCIENTIFICO DEL FARMACO

Il settore farmaceutico è uno di quei fortunati settori economici che, globalmente e storicamente, non ha mai visto il segno negativo nei suoi fatturati. Ciò è dovuto ad alcune caratteristiche che lo rendono quasi unico nel mercato mondiale.

Alle continue fortune di questo settore possiamo avvicinare il settore degli idrocarburi, ma anche il petrolio, prima o poi, finirà, sostituito da altre fonti di energia, mentre il mondo farmaceutico fonda la sua fortuna sulla sfortuna dell’essere umano di essere “umano”, invecchiare ed ammalarsi (prima o poi, scongiuri a parte, accade a tutti, anche a chi si fa i lifting e si appiccica un parrucchino ogni mattina) e perciò, a meno chè non si trovi il “Santo Graal”, la fonte della giovinezza, il sistema di autoclonarsi ed altre simili sciocchezze, per i mal di schiena e gli altri malanni avremo necessità dei farmaci e delle aziende farmaceutiche per diversi altri decenni.

Le aziende farmaceutiche, a loro volta, visto che i governi occidentali stanno finendo i soldi (che sfortunatamente si sono trasferiti in India, Cina, Brasile, eccetera) attendono, per ridurre i loro costi di propaganda, che i medici siano “obbligati” da una legge a sorbirsi la pubblicità on line dei loro medicinali, per poter mandare a casa i restanti informatori scientifici.

Il che potrebbe anche accadere nella dittatura super tecnologica che seguirà la fine della terza guerra mondiale.

Nel frattempo alcune aziende hanno cominciato il lavaggio del cervello on line della categoria medica; costringendo molti informatori scientifici a rompere le scatole on line ad alcuni medici anche dopo aver, magari, visto di persona altri 12 medici nella loro giornata lavorativa. E lo fanno, anche se, chi ha buon senso, sà che questo non serve proprio a nulla,

Certe iniziative si fanno tanto per vedere “l’effetto che fà”. Di solito sono i manager “rampanti” ad avere queste splendide idee.

Il buon senso avrebbe voluto che si facesse l’inverso; cioè costruire dei servizi on line tanto “utili” e “interessanti” da spostare l’attenzione dei medici verso la propaganda on line e non viceversa.

Ma non saremo certo noi, poveri incompetenti, a suggerire ai “manager rampanti” come si può fare l’informazione scientifica on line.

Lasciamo che si divertano a diminuire gli stipendi degli informatori neo assunti, facendogli arrivare un salario da operaio sotto pagato per tre anni. Ciò stimolerà tantissimo la loro auto-stima. Lasciamogli comprare per un tozzo di pane di aumento, diviso in tre anni, la cancellazione dell’area funzionale dell’informazione scientifica del farmaco (e del relativo servizio scientifico obbligatorio per legge) spostandola sotto l’area funzionale commerciale. Ciò renderà sempre più bassi gli occhi dell’informatore quando dovrà guardare quelli dei medici, di cui credeva di essere un “consulente”, mentre ora si dovrà convincere di essere un “agente di commercio” che acquista le sue prescrizioni alla “marocchina”.

Ed infine, che sia chiaro una volta per tutte, poichè il settore commerciale ha bisogno di tenere sotto controllo e sotto pressione i suoi dipendenti (QUI COMANDO IO!), che l’informatore non pensi più che certi “servizi” di raccolta dati sulle prescrizioni dei propri e degli altrui farmaci gli siano chiesti garbatamente (come l’accettazione occasionale di un ordine di un farmacista). Ciò, d’ora in poi, a dispetto di ogni norma, sarà DOVUTO, essendo ormai un DOVERE tutto ciò che i sindacati (sempre più dalla parte dei lavoratori) e le aziende hanno pensato di modificare nel contratto di lavoro (naturalmente per il loro bene).

Cosa poi sia il bene degli informatori, dei medici, dei pazienti e delle aziende stesse non è cosa che riguardi più gli informatori scientifici del farmaco, CHE NON HANNO IL COMPITO DI PENSARE. Anzi, si sta già pensando di indire un concorso nel settore per trovare una nuova denominazione a questa categoria di lavoratori.

Noi, non essendo più informatori, proponiamo: INFORMATORI SEGRETI (CON LICENZA DI VENDERE).

Fonte: www.informatori.it

Pubblicato da G.C.

Informatore Scientifico del Farmaco

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.